domenica 24 aprile 2016

Neal Hall, poeta

Il grande poeta americano Neal Hall (e medico oftalmologo), invitato da Francesca Diano e dal Comune di Padova, ha declamato sue poesie e incontrato il pubblico giovedi 21 aprile nella Sala Paladin della sede comunale. In primis dico grazie a chi lo ha voluto e ospitato, non capita tutti i giorni di poter sentire dal vivo una voce così potente e prestigiosa del panorama letterario mondiale. E poi il ringraziamento va a lui che si è intrattenuto con noi per quasi 3 ore con generosità, entusiasmo, disponibilità e modestia. Peccato il pubblico fosse composto da, sì e no, 30 persone, che, a fine lettura lo hanno subissato di domande con sua immensa gioia (dice che preferisce rispondere più che leggere poesie).

Neal Hall ed io a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova
Ma chi è Neal Hall?
Sono rimasta basita quando ho scoperto che in Italia non c'è neanche uno dei suoi 4 libri di poesie tradotto nella nostra lingua! Hall ha pubblicato: "Nigger for life", "Winter's A' coming still's", "Appalling silence" e, in uscita in estate 2016, "Where do I sit". Ha ricevuto moltissimi premi prestigiosi e viene invitato in tutto il mondo a declamare le sue poesie.

Ma ora voglio entrare nello specifico della sua arte poetica.
Ci parla della "Unspoken America", l'America non detta, quella che vive sulla sua pelle (lui incluso) il profondo e forte razzismo statunitense.
La sua poesia, infatti, ci svela con linguaggio asciutto - appositamente privo di metafore e fronzoli per essere capito da una ampia fascia di popolazione - la quotidiana discriminazione razzista del bianco contro il nero. Non a caso viene considerato (giustamente, a mio parere) erede di Martin Luther King, Malcom X e Ghandi. Dei tre ha sicuramente anche l'arte comunicativa del leader, la voce ferma, pulita, fiera, come le sue poesie. Racconta di soprusi, ma lo fa mantenendo dignità, anzi la sua ironia beffarda è la vittoria sull'ignoranza del bianco oppressore.

Presentazione alla Sala Paladin 
"Il colore della mia pelle diminuisce i miei successi." Che amarezza sentire come ancora nel 2016 milioni di persone siano giudicate in base all'epidermide. "Doctor Nigger", Dottor Negro, lui che è un importante chirurgo ha voluto mantenere la parola altamente offensiva che rimanda all'epoca dello schiavismo, proprio per ricordare l'attualità di quell'insulto. Le tragedie dovute al razzismo negli USA continuano, tuttavia, dice, non vi sono cambiamenti, di entrambe le cose non è sorpreso. Allo stesso tempo "bisogna capire anche la lingua che viene usata per perpetrare la violenza, "The lexicon of lies", il lessico delle bugie è una sua poesia sui veri intenti del colonialismo.
"Un lessico delle bugie, 
denotare l'umanizzazione nascondere la disumanizzazione"

A questo proposito fa notare che il linguaggio degli oppressori sugli oppressi è uguale in tutto il mondo: "The language of brainwashing makes you a conformist", la lingua del lavaggio del cervello ti rende conformista.

Perché Neal Hall scrive poesie? Gli è stato chiesto.
"Perché mi sento parte del tutto, camminando e osservando la gente sento il dolore degli altri, così come il mio e ci entro senza paura, tentando di lottare per esprimerlo e diffonderlo. Non parlo solo di me, ma di ciò che è comune."

Stupenda è la poesia "The weight of just black" dove ci parla in prima persona de "Il peso dell'essere solo un nero", l'enorme peso di odio negli occhi dei bianchi quando vedono un nero (traduco alcuni versi).

it’s the weight of white’s derivation of black;
a derivative definition of ‘ just black ‘ derived in part
by the social conditions created in large part by whites

E' il peso della derivazione bianca di nero
una definizione derivativa di 'solo nero' derivata in parte
dalle condizioni sociali create in gran parte dai bianchi
..................
it’s the enormous weight of hate
when they clutched their Gucci hand bags
the first sight of me
the locking of the car doors,
the first sight of me
the collecting of the brood frolicking in aisles of department stores,

E' l'enorme peso dell'odio
quando si son tenuti strette le borsette Gucci
alla mia prima vista
bloccato le porte delle auto 
alla mia prima vista

riacciuffato i figli intenti a giocare nelle corsie di negozi

Non solo la forza nei versi ma anche nella voce e interpretazione di Neal Hall ricordano il modo di parlare di Marther Luther King e Barack Obama, due grandi comunicatori e leader.


Neal Hall presentato da Francesca Diano
Nei versi usa molte allitterazioni, la sua poesia è sonora e musicale, anche se non ha mai pensato di trasformarle in canzoni.  Inoltre, saltano subito all'occhio e orecchio le molte citazioni da altre opere artistiche e non (da Arthur Miller a Bob Marley, dalla Dichiarazione di Indipendenza al discorso di Martin Luther King) per ampliare le loro parole e le sue. La Dichiarazione di Indipendenza, da lui molto citata, parla di pressione del fare ora, come tuttora vi è urgenza di superare il razzismo e l'avidità. A proposito di questa ha citato molte tribù africane che si fanno la lotta l'una contro l'altra in nome del volere sempre più terra, sempre più potere, sempre più dominio. E ribadisce il messaggio universale della sua poetica: il problema è superare l'avidità e le differenze che ci tengono separati e che ci fanno odiare l'uno con l'altro.

E' interessante vedere come un grande oratore come lui si credesse all'inizio della sua carriera poetica come un Page Poet, un poeta da pagina, non da letture in giro per il mondo a causa della sua timidezza. Gli è venuto in soccorso, indirettamente, Michael Jackson, il quale sosteneva che un artista deve vivere la propria arte. Ora, dice Hall, quando legge le poesie vive la sua arte e come tale tutto il resto sparisce e non ha più paura.

In fondo al post vi lascio link dove potete leggerlo in lingua originale o in italiano nel blog di Francesca Diano, scrittrice e traduttrice, che lo ha portato in Italia non solo nella succitata serata di giovedi scorso, ma anche in un incontro all'Università il 20 aprile.

Finisco con una bellissima perla regalataci da Neal Hall:
Medicina e Poesia pari sono: "They can save your life".


Neal Hall a Palazzo Moroni, Padova

APPALLING SILENCE
it is not the night,
but the absence of light
it’s not the sweltering fervor of the desert
but the rainfall that fails to fall
it is not humanity that loses its humanity
taking, denying humanity from its fellow man but,
humanity that fails to find its humanity
fighting back to give back to grant back
humanity seen, taken, denied its fellow man
it is not the strident clamor nor the vitriolic voices
of the bad people, but the appalling silence
of those who claim to be the good people
it is not the night,
but the absence of light
that keeps us in the dark
and in that darkness we must remember not
the words of our enemies, but
the silence of our friends

Poesie tratte dal suo sito:
http://www.nealhallpoet.com/

Poesie in italiano:
https://emiliashop.wordpress.com/2016/04/25/neal-hall-poesie-tradotte-da-francesca-diano/

https://emiliashop.wordpress.com/2015/10/30/agghiacciante-silenzio-un-poesia-di-neal-hall-tradotta-da-francesca-diano/

domenica 10 aprile 2016

OR-DITE! Trame d'arte contro la violenza sulle donne

Quando ho ideato lo spettacolo: "Or-dite!" per metterlo in scena in primis a Forlì, mia città d'adozione, non immaginavo che poi, nei mesi successivi, mi sarei imbattuta in una dura realtà. Il mio obiettivo era, ed è, quello di riflettere insieme su questa atroce piaga, dura a morire nel nostro paese, che miete vittime: non solo donne uccise, ma anche donne che rimangono mutilate nella psiche e\o nel fisico (lo scorso 8 marzo la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha fatto mettere a mezz'asta la bandiera italiana in ricordo delle donne vittime di femminicidio). 


"Per l’8 marzo ho voluto abbassare la bandiera di Montecitorio in segno di lutto per tutte le donne uccise dall’uomo che avrebbe dovuto amarle.
Un atto simbolico  e di attenzione verso le vittime, sono oltre 1700 le donne uccise nel nostro Paese in dieci anni, ma anche verso i loro figli, spesso spettatori inermi della violenza che ha ucciso le loro madri per mano dei loro padri. Orfani due volte.
1700 donne uccise in 10 anni, significa una media di 170 l’anno, una ogni due giorni. Sono i numeri di una strage. E di fronte ad una strage lo Stato osserva il lutto."
Lo spettacolo, già collaudato e messo in scena con successo, è pronto per essere portato in giro, non abbisogna di grandi spazi (può essere fatto all'aperto o al chiuso, in un teatro o in una sala di media grandezza), non ha particolari costi, eppure trovo reticenze quando lo propongo. "Facciamolo per il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne" è la risposta classica, quando mi rispondono... perché spesso la mia proposta non ottiene neanche un 'no, grazie'. Come se della causa di morte di una donna ogni due giorni, si dovrebbe parlare solo uno su 365 giorni, e giusto per mostrare un (ipocrita) interesse. 
Mi è stato confermato da altre colleghe, che da anni tentano di portare eventi come questi nei vari paesi (grandi e piccole città d'Italia del nord e centro), che anche loro trovano reticenze, perché, viene detto: 'Parlare di violenza sulle donne è un'offesa agli uomini'. A parte che parlarne e dare consigli a quelle che si trovano in questa situazione è aiuto e non offesa, ma poi mica tutti gli uomini sono violenti, anzi, solo una piccola parte. E loro stessi sono vittima, perché rischiano di essere additati tutti come violenti. Insomma, a parlare di questa piaga ci rimettono solo i carnefici. Ma continuo a trovare molti ostacoli, come le mie colleghe, altra prova lampante della diffusione della violenza e di una mentalità che la favorisce. 
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Detto ciò, ho raccolto qua un po' di link che approfondiscono l'evento.
La recensione molto brillante e particolare della scrittrice Cristina Bove sul libro che ho curato, nato proprio dai testi che ho raccolto per lo spettacolo Or-dite! http://bit.ly/21ln6Ov 
L'amica e collega scrittrice Simonetta Sambiase ha accolto un mio intervento sul suo blog letterario (che consiglio di seguire). 
Ecco il link https://metsambiase.wordpress.com/2016/02/19/2551/ 
Qui una bella presentazione dello spettacolo nell'ultima data fatta
http://bit.ly/1QKQrjD
Qui invece potete richiedere il libro che vi arriva comodamente a casa in pochi giorni  http://bit.ly/1SaAUw5
E' edito dalle super tipe di Exosphere PoesiArtEventi (di Reggio Emilia), ovvero Gabriella Gianfelici, Simonetta Sambiase e Federica Galetto. Un'associazione di sole donne che portano avanti la poesia contemporanea femminile per la pace, contro ogni odio. Comprare il libro (e le altre pubblicazioni) a soli 7 euro è un modo per aiutare la cultura e l'associazionismo femminile.